26 Lug 2022

Gli artiglieri del 1° nel Canavese, terra di alpini

Il Modulo Movimento in Montagna Estivo che la Brigata Taurinense sta conducendo nel mese di luglio ha visto anche l’alto canavese tra le sue mete, con il 1° Reggimento Artiglieria (da montagna) schierato dapprima a Noasca per poi spostarsi – con una marcia di trasferimento – a Traversella. Dai campi base, numerose le ascensioni per gli artiglieri di Fossano sulle cime della zona: punta Rocchetta e La Pelousa in Valle Orco, Punta Lion, Punta Giassetto, Cima Bossola e Punta Palit da Traversella. Sei ascensioni per un totale di quasi 5.500 metri di dislivello.

Sul versante piemontese del Parco del Gran Paradiso, Punta Rocchetta – che con i suoi 2922 metri di quota sovrasta il lago di Ceresole Reale e apre alla splendida vista delle Levanne e del Ghiacciaio di Nel – è stata la prima delle cime scalata dagli uomini e le donne della 5ª batteria del Gruppo “Aosta”. Tra pascoli e pietraie, l’itinerario è stato reso difficoltoso dalle alte temperature che non hanno impedito però l’arrivo alla cima. In vetta, gli artiglieri guidati del capitano Mattia Bernardi, comandante della batteria, hanno innalzato il Tricolore e letto la tradizionale Preghiera in ricordo di tutti i Caduti. Presenti sulla cima – una delle 150 dell’iniziativa per commemorare il centocinquantenario del Corpo – anche il Comandante della Brigata alpina “Taurinense” Generale Nicola Piasente, il Comandante del 1° reggimento Artiglieria Terrestre Colonnello Angelo Tancredi e la Sezione di Ivrea dell’Associazione Nazionale Alpini con il suo vessillo.

E’ una storia, quella del canavese, intimamente legata alle penne nere: i sentieri e le mulattiere seguiti oggi dagli artiglieri alpini della “Taurinense” sono gli stessi percorsi da 150 anni dai Battaglioni alpini “Ivrea”, “Val d’Orco” e “Monte Levanna” e dal Gruppo di artiglieria da montagna “Val d’Orco”, reparti formati dai giovani provenienti da tutto il canavese. La Divisione Alpina “Alpi Graie” e lo stesso 4° Reggimento Alpini – con il quale fu ricostituita la Taurinense nel secondo dopoguerra – ebbero sede ad Ivrea. La nappina rossa che gli Alpini della Fanfara portano ancora oggi sul cappello, testimonia il forte legame delle Truppe Alpine con il 4° Alpini e la sua terra: le montagne del canavese.

Proprio la Fanfara della Brigata Alpina Taurinense si è esibita giovedì 21 a Locana, dove gli artiglieri di Fossano hanno realizzato uno spazio espositivo con il quale far conoscere alla popolazione la realtà attuale delle Truppe Alpine dell’Esercito e il modulo movimento in montagna estivo, mirato a potenziare le capacità di muovere, vivere e combattere in quota in piena autonomia logistica.

 

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